L’impianto idrico-sanitario distribuisce l’acqua potabile alle diverse utenze e provvede inoltre allo smaltimento delle acque di scarico.
Queste ultime sono costituite da acque nere provenienti da apparecchi igienico sanitari, acque saponose provenienti da lavabi, apparecchiature ed elettrodomestici in cui si utilizzano detersivi, acque grasse provenienti da cucine, e infine le acque chiare come l’acqua piovana.
L’impianto idrico-sanitario è composto da apparecchiature di trattamento dell’acqua, reti di adduzione e distribuzione dell’acqua, gruppi di sopraelevazione della pressione idrica, produttori di acqua calda sanitaria, apparecchi di erogazione e reti di scarico delle acque.
I materiali più utilizzati per la realizzazione degli impianti idraulici sono:
L’eccessiva durezza dell’acqua potabile – ossia una grande concentrazione di sali e magnesio – causa numerosi problemi in ambito domestico e industriale: tubazioni ostruite, caldaie con depositi di calcare, aumento dei consumi.
Si rende quindi necessario un addolcitore dell’acqua che evita ulteriori danni agli impianti garantendo inoltre una notevole riduzione dei costi.
Come funziona un impianto di addolcimento delle acque? Spiegato molto semplicemente, con l’utilizzo di resine cationiche polimeriche è in grado di togliere all’acqua la durezza dei sali di calcio e magnesio scambiandoli con Sali di Sodio che non precipitano e non incrostano.
A fine ciclo le resine degli addolcitori ritornano alle condizioni iniziali grazie al reagente normalmente ottenuto dalla saturazione del cloruro di sodio nell’acqua (la salamoia).
• Impianti sani
• Risparmio sui consumi
• Risparmio dei costi